BARI
Bari è una città portuale affacciata sul mar Adriatico, nonché capoluogo della regione Puglia, nel Sud Italia. Il suo labirintico centro storico, Barivecchia, occupa un promontorio tra due porti. Circondata dalle tipiche stradine strette, la basilica di San Nicola, risalente all'XI secolo, è meta favorita dai pellegrini che qui vengono a rendere omaggio ai resti del santo. A sud, il quartiere Murat si caratterizza per i maestosi edifici del XIX secolo, una lunga passeggiata e l'area pedonale ricca di negozi.
Il castello normanno-svevo di Bari, edificio simbolo della città di Bari, è un imponente fortezza che si erge ai margini della città vecchia. Reperti risalenti all'epoca romano-greca hanno indotto gli esperti a riallacciare l'esistenza della fortezza barese già ad epoche antiche, di un luogo fortificato la cui collocazione potrebbe coincidere con una parte del castello attuale o, molto più probabilmente, con il kastròn bizantino (Corte del Catapano-Basilica di S. Nicola).
CASALE DI BALSIGNANO
Il complesso di Balsignano è difeso da una duplice cinta muraria, una più esterna, di forma trapezoidale ed una più interna, di dimensioni più ridotte, su cui si attestano la Chiesa di S. Maria ed il Castello. Il circuito difensivo esterno si sviluppa per una lunghezza di 500m e circonda la cinta interna (lunga circa 50 m), gli edifici monumentali e, presumibilmente, anche i resti del tessuto insediativo tuttora celato nel sottosuolo. Attribuite ad un arco cronologico compreso tra XIV e XV secolo, periodo di forte instabilità politica e di importanti eventi bellici, le mura sono caratterizzate dalla presenza di una serie di torrette difensive con saettiere e, inoltre, da una monumentale porta di accesso all'insediamento, difesa da due baluardi, prospiciente un incrocio viario formato da strade di antico impianto. Quest'ultima è stata riportata alla luce dall'intervento di scavo archeologico che ha interessato, dal 2011 al 2015, la cinta muraria, rivelando la presenza, in corrispondenza delle lacune, dei tratti murari mancanti, conservati a livello di fondazione. Il contestuale intervento di restauro ha messo in evidenza, dopo la rimozione dei crolli e della vegetazione infestante, le originarie cortine murarie, tuttora a tratti occultate da rimpelli di età moderna, che l'accurato intervento di recupero ha risparmiato quale testimonianza delle recenti fasi di vita del sito.
CASTEL DEL MONTE
Il castello è costruito direttamente su un banco roccioso, in molti punti affiorante, ed è universalmente noto per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli si innestano otto torri della stessa forma nelle cortine murarie in pietra calcarea locale, segnate da una cornice marcapiano, si aprono otto monòfore nel piano inferiore, sette bifore ed una sola trifora, rivolta verso Andria, in quello superiore.
Il cortile, di forma ottagonale, è caratterizzato, come tutto l'edificio, dal contrasto cromatico derivante dall'utilizzo di breccia corallina, pietra calcarea e marmi; un tempo erano presenti anche antiche sculture, di cui restano solo la lastra raffigurante il Corteo dei cavalieri ed un Frammento di figura antropomorfa.
In corrispondenza del piano superiore si aprono tre porte-finestre, sotto cui sono presenti alcuni elementi aggettanti ed alcuni fori, forse destinati a reggere un ballatoio ligneo utile a rendere indipendenti l'una dall'altra le sale, tutte comunicanti tra loro con un percorso anulare, ad eccezione della prima e dell'ottava, separate da una parete in cui si apre, in alto, un grande òculo, probabilmente utilizzato per comunicare. Le sedici sale, otto per ciascun piano, hanno forma trapezoidale e sono state coperte con un'ingegnosa soluzione. Lo spazio è ripartito, infatti, in una campata centrale quadrata coperta a crocièra costolonata,(con semicolonne in brèccia corallina a pianterreno e pilastri trilobati di marmo a quello superiore), mentre i residui spazi triangolari sono coperti da volte a botte ogivali. Le chiavi di volta delle crociere sono diverse fra loro, decorate da elementi antropomorfi, zoomorfi e fitomorfi.
Il collegamento fra i due piani avviene attraverso tre scale a chiocciola inserite in altrettante torri.
CASTELLO ANGIOINO DI MOLA DI BARI
Il Castello Angioino di Mola di Bari si trova sul promontorio all’interno del nucleo medievale della città: esso risale appunto alla dominazione Angioina, e fu progettato nel XIII secolo dal famoso architetto Pierre d’Angicourt su richiesta di Carlo I d´Angiò, che voleva una fortezza inespugnabile allo scopo di fortificare il tratto di costa da Bari a Monopoli; al progetto collaborò anche Giovanni da Toul, per le opere di carpenteria.
CASTELLO BARONALE DI BITRITTO
Il Castello Baronale è uno dei luoghi da vedere a Bittrito. Attualmente l’edificio è sede del degli uffici del Comune, della biblioteca comunale, dell’aula consiliare, ed è adibito ad ospitare eventi di carattere culturale. Fu costruito dai Normanni ed ampliato nelle epoche sveva ed angioina. La pianta della fortezza è quadrangolare, e di essa si conservano due torri, una a base quadrata ed una, più recente, a base circolare. Durante alcuni lavori di ristrutturazione sono stati riportati alla luce sotto il cortile e le fondamenta reperti archeologici di una villa romana datata I-III secolo d.C., dai quali si evince che in loco si producevano olio e vino: pozzi, cisterne ed aree di lavorazione sono stati ritrovati quasi intatti. Attualmente, si possono ammirare le splendide decorazioni degli ambienti del castello, nonché le suggestive arcate ogivali a testimonianza del passaggio di diversi popoli e culture.
CASTELLO DI CONVERSANO
Il Castello aragonese che fu eretto dai Normanni intorno al 1054 a puro scopo di fortezza difensiva e divenne dimora dei Conti Acquaviva e fu trasformato tramite successivi rimaneggiamenti in fastoso alloggio signorile. Il fortino fu edificato su antiche mura megalitiche, risalenti al VI-IV secolo a.C., ancora visibili alla base della Torre Maestra, unica torre normanna sopravvissuta. L’opera nel complesso presenta una pianta trapezoidale con i quattro angoli rivolti verso i punti cardinali. Nei quattro angoli svettano quattro torri. Il Castello ospita al suo interno la Pinacoteca comunale, in cui sono esposte le tele seicentesce del ciclo “La Gerusalemme Liberata” del Finoglio. All'interno del Castello oltre alla pinacoteca Finoglio, è presente, al II piano, la Pinacoteca Francesco Netti, e la mostra di abiti storici intitolata "Nozze al Castello". Inoltre, il castello dispone di uno spazio per mostre temporanee ed una sala convegni sempre ubicati al II piano.
CASTELLO DI SANNICANDRO
Il Castello Normanno-Svevo è una fortificazione che sorge nella zona medievale di Sannicandro di Bari, tra le caratteristiche case a scalinata esterna, ed era circondato da un antico fossato di epoca sveva, colmato e trasformato in strada solo nel 1836. È composto di due parti distinte messe l'una nell'altra, costruite in epoche distanti tra loro, quella Normanna e quella Sveva. La sua edificazione risale alla prima dominazione normanna dei duchi d’Altavilla. l nucleo originario era stato realizzato su un'antica struttura muraria a pianta irregolare con quattro torri d'angolo circolari. Su questa originaria architettura sono oggi condotte delle ricerche per assegnarne la fondazione: longobarda, bizantina o saracena.
CASTELLO NORMANNO SVEVO DI GIOIA DEL COLLE
Il Castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle è il risultato di almeno tre interventi costruttivi: uno risalente al periodo bizantino, un altro a quello normanno e l'ultimo a quello svevo. Inizialmente era costituito da un recinto fortificato in conci lapidei ed era un castello rifugio, cioè un luogo in cui la popolazione locale trovava riparo contro le scorrerie di popolazioni nemiche. Questo primo nucleo fu ingrandito nel XII secolo dal normanno Riccardo Siniscalco, che lo trasformò in una residenza nobiliare.
La sistemazione definitiva del castello si deve a Federico II di Svevia intorno al 1230, epoca in cui si presenta con un cortile quadrangolare, saloni e stanze che si affacciano su di esso, ed è delimitato da quattro torri angolari.
Con tale struttura il castello di Gioia si inseriva in quel sistema di castelli fortificati che, partendo da Lucera e giungendo fino ad Enna, rispondeva al disegno di Federico II, di controllo e difesa militare delle terre più importanti del suo regno in Italia Meridionale.
La leggenda vuole che nel castello di Gioia nacque Manfredi, da Federico II e Bianca Lancia, regina che il sovrano fece uccidere perché rea di tradimento.
CASTELLO SVEVO DI TRANI
Il Castello di Trani è uno dei più importanti e, nonostante le mutazioni subite, uno dei meglio leggibili tra quelli fatti erigere dall'imperatore Federico II di Svevia a tutela del suo prediletto Regno di Sicilia, ereditato dalla madre, la principessa normanna Costanza di Altavilla. La sua fondazione, su un banco roccioso di quota sensibilmente ribassata rispetto alla terra ferma e probabilmente isolato fin dall'origine, comportò la distruzione di un modesto avamposto di vedetta, una piccola torre di guardia riferibile ai secoli X - XI, rinvenuta sotto il piano di calpestio dell'attuale ingresso.
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